il terzo gode Max & Vale

Se nelle prime due puntate a tema sesso e droga Max e Vale ciarlavano a ruota libera, in questa navigano le torbide e ammalianti acque del chemsex accompagnati dai lumi della ricerca di Filippo Maria Nimbi, psicologo e sessuologo esperto in materia. Con lui abbiamo discusso delle particolarità del chemsex in Italia, di prevenzione, riduzione del danno e del confine tra divertimento e dipendenza. "Quando si nominano droga, sesso e gay si sta nominando la trinità demonica di cui nessuno vuole parlare": grazie agli spunti ricavati dalla lettura di "Ragazzi chimici - confessioni di chemsex" e alle brillanti riflessioni del nostro ospite abbiamo quindi cercato di indagare un fenomeno stigmatizzato su più livelli di cui in Italia si parla ancora troppo poco e molto spesso male. Detta in parole povere: sturatevi le orecchie perché vi stiamo aiutando a smantellare tabù e pregiudizi interiorizzati facendovi pure ridere. Non serve che ci ringraziate, viviamo già del vostro amore.

L'avventura di Max e Vale prosegue, rimanendo nella sfera del sordido e dell'indicibile: voi sapete cos'è una scorreggia di fica, aka queefing? Come vi comportate quando succede? Siete degli scorreggia-shamer? Tra peti veri, finti e lezioni di anatomia in cui Max era assente, i vostri eroi affrontano un altro tema legato alle vergogne insensate: il sesso con le mestruazioni. Puntata da far ascoltare in particolare alla vostra compagna di liceo che teneva gli assorbenti nella pochette glitterata.

Meglio sborrata o squirting? Gli uomini possono squirtare? Sapete cosa sono i peti vaginali? Vale e Max blaterano sempre più a ruota libera delle loro disavventure veneree partendo da un’accigliata riflessione a tema pompini che un'ascoltatrice ha condiviso con noi. Fate come lei: mandate al Terzo gode i racconti dei vostri peggiori guai erotici e li commenteremo nelle prossime puntata, ovviamente salvaguardando il vostro anonimato (noi invece la faccia l’abbiamo già persa). Il sesso non è solo performance, culi sodi e jaw lines perfettamente inquadrate e il Terzo gode in questa puntata si batte per rivendicare che sì, anche goffaggine e disastri idraulici hanno diritto di far parte di una scopata onesta.

Il Terzo gode continua la sua campagna per un mondo pieno di GENDER: dopo la sfavillante intervista alla drag queen Diana Bludura, rimaniamo sulla stessa scala cromatica ma dall'altra parte dello spettro drag con il nostro ospite Deville Lebleu. Drag king tutto d'un pezzo della scena bolognese, iconico come Fantozzi e villoso come Piero Pelù, ci accompagnerà alla scoperta di cosa significhi essere un drag king italiano. Perché di drag king si parla così poco? Indossare una barba finta basta a decostruire la signorina che è in te? Ma soprattutto, qual è il modo migliore per creare un pacco coi fiocchi? In questa puntata Vale scopre di non essere l'unica a non aver visto L World e Max crea un'idea di business innovativa ed ecologica per riciclare i suoi peli.

In questa puntata i nostri eroi sex positive viaggiano in direzione Colonne d'Ercole per affrontare il tenebroso tema del sesso sotto effetto di stupefacenti, sex club e festini a luci rosse. Senza ipocrisie da falsi buonisti, cerchiamo di fare informazione per dare agli ascoltatori le armi necessarie per difendersi in un mondo in cui è facile perdersi come dentro un sex dungeon di una mistress. In conclusione di episodio, Max sorprende con un racconto rosa shocking e personale, per ricordare a tutt* di tenere gli occhi aperti, non solo le gambe! 

I vostri eroi sessuali e antiproibizionisti tornano a parlarvi di un "mostro" che si aggira per le nostre strade e nei nostri club e ogni tanto occupa la cronaca in modo sommario e oscurantista diventando il tema preferito di vecchietti perbenisti e ottusi opinionisti: la DROGA. 

In questa puntata cerchiamo di capire come il sesso venga influenzato dall'assunzione di sostanze come erba, mdma, ghb (che diavolo sarà poi?), senza scordare la droga più letale di tutte: l'alcol. Demistifichiamo tabù e smantelliamo luoghi comuni approssimativi, perché solo parlando e informando si ci si protegge e si vive (e scopa) più sereni. 



Ps: se vi chiedono "hai uno spinello", correte: è della DIGOS.